Quali effetti derivano dalla cessione di una proprietà immobiliare a un prezzo inferiore rispetto al suo valore catastale?

Quali effetti derivano dalla cessione di una proprietà immobiliare a un prezzo inferiore rispetto al suo valore catastale?

Quali sono le conseguenze della vendita di una casa al di sotto del suo valore catastale? Gli immobili possiedono un valore catastale, determinato moltiplicando la rendita per il 5% e un coefficiente; questo valore è la base per le imposte di registro, ipotecarie e catastali. La legge non richiede un prezzo minimo di vendita, ma fissare un prezzo più basso del valore catastale comporta rischi per entrambe le parti coinvolte: controlli fiscali e responsabilità condivisa. Con il sistema del prezzo al valore, obbligatorio per i privati dal 2006, le tasse sono sempre calcolate secondo il valore catastale, non il prezzo dichiarato, quindi l'acquirente non risparmia denaro e paga in base al valore catastale. Tuttavia, se il prezzo è troppo basso, ad esempio sotto il 70% dell'OMI, l'ufficio fiscale considera il pagamento non dichiarato e avvia una rivalutazione basata sull'OMI, ipoteca o perizia, ricalcolando la plusvalenza del venditore con sanzioni dal 90 al 180% più interessi. Consideriamo un esempio per il 2025: una rendita di 800 euro porta a un valore catastale di 800 × 1,05 × 115,5 = 96.600 euro; se il prezzo dichiarato è di 60.000 euro, una differenza sospetta di 36.600 euro potrebbe causare una rivalutazione e una multa fino a 65.880 euro. L'acquirente è corresponsabile e deve pagare ulteriori tasse e sanzioni, anche se ha pagato poco, mentre il venditore deve affrontare un ricalcolo dell'aumento del valore e l'imposta sul reddito in base all'importo effettivo, oltre a sanzioni. Per evitare controlli, è consigliabile dichiarare un prezzo non inferiore al valore catastale, adottare il sistema "prezzo-valore", automatico per i privati, effettuare una perizia se il prezzo è basso per ragioni oggettive come umidità o vicinanza a una discarica, usare bonifici bancari invece di contanti e, in caso di vendita a parenti, indicare un prezzo simbolico con una giustificazione, tenendo conto dei rischi di donazione indiretta. Non esiste un prezzo minimo di legge a causa della libertà contrattuale, ma il valore catastale resta la base imponibile minima; i coefficienti per il 2025 sono 110 per le prime case e 120 per le seconde e altre proprietà. Durante un controllo si applica la responsabilità solidale: l'autorità fiscale può reclamare da entrambe le parti attraverso notifiche, pagamenti e riscossioni forzate. In conclusione, una riduzione del prezzo del 10-20% è generalmente a basso rischio se giustificata; una riduzione del prezzo che scende sotto il 70% dell'OMI è rischiosa e richiede la revisione di un esperto e un notaio qualificato; la vendita ai figli è a medio rischio con un atto di valore nominale e una consulenza successoria. Link utili: sito web dell'Agenzia delle Entrate per prezzo-valore e OMI per il 2025.

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